domenica, settembre 09, 2007

Vero o falso?

di Rossana Rossanda - da il Manifesto del 04-09-2007


Possono o non possono i ministri d'un governo di coalizione partecipare a una manifestazione che chiede di mutare in aula alcuni aspetti d'un pacchetto di norme sociali? Dei quali il meno che si può dire è che nel programma elettorale parevano promessi? Squisito caso costituzionale, che oscura il merito del contendere: come va esattamente con le pensioni, perché si sono dette balle grandissime sui bilanci dell'Inps, quanti sono i precari, se davvero sarebbero inesorabilmente richiesti dalla crescita.
Anche io la paventerei. Ma perché conseguirebbe a una manifestazione con o senza ministri? Le manifestazioni non votano. Il solo che minaccia il governo è Lamberto Dini, il quale ha dichiarato che se l'aula, cioè il più legittimo dei luoghi, modifica il pacchetto non ancora approvato, voteranno contro il governo lui e i suoi. Si rivolgessero dunque, i preoccupati, al dottor Dini.
Per tornare nel merito, ci sarebbe caro se ci si rispondesse alle seguenti tesi e domande:

1. Non è vero che bisogna ridurre le pensioni (attraverso età, scalini o altre pensate) perché il bilancio pensionistico dell'Inps sarebbe in deficit. Il bilancio delle pensioni, cioè il saldo fra contributi pagati dai lavoratori e pensioni erogate è in attivo. Vero o falso?

2. Il bilancio dell'Inps è in rosso esclusivamente perché sono messe indebitamente a suo carico le spese per casse integrazioni lavoro e una serie di altre misure assistenziali. Esse dovrebbero cadere su regimi speciali con relativa legge, lasciando ai lavoratori il bilancio delle proprie pensioni. Vero o falso?

3. I pensionati non costano nulla alla fiscalità pubblica, mentre vi contribuiscono pagando le tasse anche sul reddito che da esse proviene. Vero o falso?

4. La gobba che avrebbe gonfiato la spesa pensionistica secondo le previsioni del governo Dini, non si è verificata. Erano sbagliate. Vero o falso?

5. Che un paese civile abbia circa sei milioni di pensionati (su sedici) a meno di euro 500 al mese è una vergogna. O no? Gradirei risposta firmata.

6. Molto altro resterebbe da dire sulle pensioni. Intanto Massimo D'Alema cessi di giurare che non ci sono i soldi. Per le pensioni non occorrono. La proibizione di usare il tesoretto per l'assistenza non è un dogma di Santa Romana Chiesa. Si occupi dell'Afghanistan (in politica estera finora non se l'era cavata male) invece che di Welfare di cui non sa. A proposito, non l'aveva definito una trovata del maschio adulto e garantito. Vero o falso?

7. Precariato. Secondo il calcolo di Luciano Gallino i precari sono da quattro a cinque milioni, circa un lavoratore su quattro. E non smettono di crescere. Vero o falso?

8. La cosa fa comodo alle imprese, specie del terziario (in quelle più grosse della manifattura il precariato esiste già alla grande), dove pagare il lavoratore solo nei giorni che serve riduce i costi e aumenta il profitto. Vero o falso? Quando il lavoro è qualificato, l'usa e getta giova a breve all'impresa ma spreca una gran quantità di know how. Vero o falso? Quando la qualifica è bassa (tipo call center) il precariato è quello che più somiglia al lavoro parcellizzato del secolo scorso, con elementari diritti in meno. Vero o falso?

9. Soltanto i giovani che hanno una famiglia alle spalle o possiedono una qualifica forte sul mercato (cioè pochi), preferiscono il lavoro precario a quello fisso. Vero o falso?

10. Puntare a un salario generale di cittadinanza, è una chiacchiera. Esso ammonterebbe, secondo i calcoli fatti in Francia da Marc Augé, a circa la metà del salario minimo di sussistenza quando fosse ricavato dall'abbattimento di tutta l'attuale struttura del Welfare. Vero o falso? Sono dieci tesi e domande. Soltanto dopo avervi risposto si discuta di estremismo e massimalismo, eccetera. Farlo prima significa nascondere a se stessi e al prossimo delle semplici verità elementari.