lunedì, aprile 17, 2006

www.carmillaonline.com - Articolo pubblicato 17 Aprile 2006

Ora davvero basta, con l'abuso della credulità popolare.
Le bugie hanno le gambe corte, dice un vecchio proverbio che sicuramente il
capo supremo della Casa (circondariale) delle Libertà conosce bene.
Mai visto in passato un simile attaccamento al cadreghino (alla poltrona) e
una simile faccia tosta!
Racconterebbero di tutto pur di non staccarsi dalla poltrona , ma ecco il
riassunto in otto punti delle falsità e degli imbrogli di questo strisciante
tentativo di golpe mediatico.

1. Per garantirsi di non perdere, hanno realizzato una Legge elettorale a
loro immagine e somiglianza, votata unilateralmente e definita dal suo
stesso estensore (Calderoli) "una vera porcata". Nonostante ciò hanno perso
le elezioni e, paradosso dei paradossi, la loro legge elettorale si è
rivelata un boomerang.

2. Hanno inventato e utilizzato, unilateralmente, nelle regioni critiche (in
bilico) lo scrutinio elettronico, che non brilla certo per trasparenza,
sottraendo al controllo popolare le procedure di registrazione ed invio dei
dati, affidate ad anonimi operatori di società private.

3. Hanno scelto loro, unilateralmente, la società a cui affidare exit poll e
proiezioni, ma soprattutto non risulta statisticamente comprensibile
l'andamento del voto rilevato dai dati ufficiali del Viminale. Infatti con
lo scorrere del tempo, invece di assistere ad un'altalena con un sali e
scendi delle due coalizioni, abbiamo assistito al costante diminuire della
percentuale di voti di una sola coalizione (inizialmente data
abbondantemente per vincente). Sarà un caso?

4. Il Capo del Governo sa bene che la regolarità delle operazioni di voto
dipende dal Ministero degli Interni, oltre che da altri organi di controllo
dei vari apparati dello Stato, eppure parla di brogli. Evidentemente non si
rende conto che sta accusando se stesso ed il suo stesso Governo del
tentativo di truccare le elezioni (e forse per la prima volta dice qualcosa
di vero). Non è un caso che nel mondo e nella storia i brogli elettorali li
fa chi ne ha gli strumenti, ossia chi governa ed è l'opposizione che
denuncia i brogli.

5. Il Presidente del consiglio e i suoi alleati parlano di 80.000 schede
contestate, che secondo i dati in loro possesso ribalterebbero il risultato.
Poi si scopre che alla camera le schede contestate sono 43.028 e quindi è
matematicamente improbabile mutare il risultato. Infine il Ministero degli
Interni è costretto a smentire se stesso e si scopre che alla Camera le
schede contestate sono poco più di 2000. Ciò che prima era improbabile ora
risulta impossibile. Giusto per cancellare oltre alla memoria antica
(revisionismo storico) anche quella recente, se provate ad entrare nel sito
del Ministero degli Interni, da almeno due giorni non è possibile accedere
alle pagine dei risultati elettorali. Un altro errore casuale?

6. A questo punto denunciano irregolarità nel voto all'estero,
dimenticandosi che loro hanno organizzato la macchina elettorale all'estero
e la consegna delle schede. Quindi, di nuovo si autoaccusano di aver
imbrogliato (NO COMMENT!).

7. Calderoli, rileggendo la sua legge (magari il testo è stampato sul retro
della fatidica maglietta antiislamica), decide che 45.000 elettori che hanno
regolarmente votato per una lista apparentata con il centro sinistra, non
devono essere conteggiati. A suo dire, dato che nella Legge si parla di
assegnare i voti su base nazionale sommando i voti ottenuti dalle liste
nelle singole circoscrizioni, non potendo sommare i voti di una lista
presente in una sola circoscrizione, questi non valgono. In matematica è
come sostenere che uno più zero è uguale a zero. Al di là della matematica,
conviene ricordare che la Cassazione, prima delle elezioni, ha già deciso
quali liste ammettere e quali escludere e nessun rilevo era stato presentato
per escludere quella lista.
Inoltre, la legge prevede che se una lista apparentata non raggiunge il
quorum necessario per ottenere un rappresentante, comunque il voto rimane
valido per la coalizione a cui è apparentato.
Ne consegue che un elettore quando vota esercita il diritto a mandare in
parlamento un suo rappresentante, per cui se appone regolarmente una
crocetta su una lista presente in scheda, manifesta una volontà di voto che
non può essere annullata e ignorata successivamente. Eventuali rilievi e
annullamenti (a mio avviso assolutamente infondati) sarebbero stati
comprensibili solo prima delle elezioni, con l'assenza del simbolo dalla
scheda elettorale, altrimenti si sta imbrogliando l'elettore che pensa di
votare per una coalizione ed invece non viene considerato. Forse qualcuno,
per abitudine, pensa di poter fare come in certi contratti, che si fanno
sottoscrivere al cliente, omettendo le postille (tipo: il premio
assicurativo verrà liquidato solo se nevica ad agosto), ma nelle schede
elettorali non vi sono postille!

8. In ultimo, affermano che nessuno ha vinto e nessuno ha perso. Dopo aver
chiesto il voto per impedire che i difensori e gli alleati dei "bambini
bolliti per concimare" (una favola dal sapore antico) governino il paese,
ora chiedono di governare insieme.
Al di là delle preoccupazioni di qualcuno, rispetto al permanere dei propri
privilegi economici e giudiziari (immunità?), come al solito si afferma il
contrario di quanto dichiarato in campagna elettorale.
Ancor più ridicola è questa storia della legittimità a governare.
Nel 2006 il "centro sinistra" ha ottenuto il 49,8 % dei voti, pari a
19.061.108 voti. Nel 2001 la Casa (circondariale) delle Libertà ha ottenuto
al senato il 42,5 % dei voti ed alla camera il 45,4% dei voti, pari a
16.915.513 voti. Per cinque anni ci hanno raccontato di rappresentare la
maggioranza degli italiani, omettendo che pur essendo minoranza nel paese
(45,4 % dei votanti, nel migliore dei casi) possedevano una maggioranza
larghissima di deputati e senatori.
Oggi, per lo meno, il nuovo Governo ha raccolto 2.145.595 voti in più
rispetto alla Casa (circondariale) delle Libertà nel 2001 e rappresenta la
maggioranza reale e non la minoranza premiata (dal sistema maggioritario)
degli italiani.
In questi cinque anni, il Governo, pur essendo minoranza nel paese, ha
stravolto ogni norma infischiandosene della maggioranza del paese e ora
blaterano di nessuno ha vinto o perso, solo per garantirsi privilegi e
poltrone?
Eh, no, mi spiace, ma questa volta dovete proprio andare a casa, senza se e
senza ma, voi e le vostre indigeribili balle!

Permettetemi solo due considerazioni.
La prima è: ma in questo paese c'è un giornalista degno di questo nome
capace di analizzare i dati e rinviare le balle al mittente, semplicemente
dicendo che talune affermazioni contrastano con la realtà, oppure il
servilismo della penna e della telecamera non ha più limite?
La seconda: più che cercare mediazioni con i precedenti governanti, non è
forse più proficuo cominciare ad ascoltare i problemi reali delle persone e
dei soggetti sociali (vi assicuro che lì le balle e gli steccati, spesso,
crollano)?
Per esempio, invece di inseguire interessi particolari (e tutt'altro che
generali) legati al progetto TAV, non è meglio tutelare la vita e l'ambiente
degli abitanti della Val Susa e cercare soluzioni per la lentezza dei
pendolari?
Molti hanno votato per il centro sinistra perché stanchi di odiosi discorsi
all'insegna del "chi vince prende tutto e per cinque anni nessuno può più
dir nulla", non per le quasi 300 pagine di programma o le infinite
mediazioni interne tra partiti e coalizioni e ora si aspettano una
differente relazione tra chi governerà e i propri problemi e desideri.
Tener conto di tutti/e significa cominciare a porsi davvero questo problema.

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