giovedì, marzo 01, 2007

Foucault

Al convegno su Foucault sarebbe stato interessante insistere di più sull'oltre attraverso il contributo del pensiero femminista. La compianta Angela Putino ha scritto delle belle pagine utilizzando Foucault soprattutto nel saggio La cura di sè, dove si chiede, per introdurre la riflessione, come bisogna considerare l'ultimo Foucault. E' curioso pensare che dopo circa sette anni di silenzio Foucault poi si presenti alle stampe con la trilogia sul sapere. Pasquale Pasquino dice, rinviando pure al gusto dell'erudito di F., cioè il chiudersi in biblioteca tra mille ricerche, che bisogna considerare il suo rapporto con il cristianesimo, l'esigenza cioè di trovare - e di fondare - un fondamento etico al di fuori della cristianità.
Certo ci sarebbe molto da dire sul F. e il pensiero femminista. Anche sul versante critico. Penso ad esempio alla critica di Donna Haraway, per me condivisibile, circa l'idea di corpo e della sua sacralità rispetto alla tecnica. Cos'è oggi il corpo incarnato? quindi il corporeo? il carnale oggi si fonde con il protesico, con l'artificiale, fa un tutt'uno: è corpo protesico e proteiforme. Ne va della considerazione sulla tecnologia. Perchè dobbiamo rifiutare aprioristicamente come molti fanno il tecnologico? Perchè non provare a dare un senso nuovo all'ibrido? Ne consegue se mai possiamo sottrarci alle seduzione del tecnologico.
Un altro riferimento può essere Judith Butler, per quanto riguarda i soggetti e i processi di soggettivazione.

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