venerdì, gennaio 06, 2006

Caduta tendenziale del saggio di profitto e crisi di sottoconsumo

Il progresso tecnico della produzione aumenta la composizione organica di capitale e cioè aumenta C/V aumentando C
Ora in teoria l'aumento di C dovrebbe essere compensato dalla diminuzione di V (espulsione di manodopera o abbassamento dei salari), mantenendo più o meno intatta la composizione organica di capitale ed evitando la diminuzione del saggio di profitto. altrimenti se aumentasse C, rimanendo inalterata V, diminuirebbe Pl/C+V (e cioè il saggio di profitto)
Se invece diminuisse V all'aumentare di C, allora il tasso di profitto rimarrebbe inalterato e aumenterebbe il tasso di sfruttamento Pl/V (ad es. la disoccupazione tecnologica diminuisce le aspettative salariali di chi ha la "fortuna" di rimanere al posto di lavoro)
Naturalmente tutte le lotte per l'occupazione, per la redistribuzione dei profitti, diminuiscono il saggio di profitto perchè o aumentano V o nelle situazioni peggiori lo fanno abbassare di meno di quanto non siano aumentate le spese per C.
Dunque un Pl/V o un Pl/C+V in diminuzione in teoria può essere frutto di un'attività cosciente e di una soggettività politica dei lavoratori
Ipotizziamo però che all'aumento di C corrisponda una diminuzione di V
Ci potrebbe essere un problema di sovraproduzione nel settore II (quello dei beni di consumo) e dunque si può dire che le crisi di sottoconsumo siano una variante della crisi del modo di produzione capitalistico che ha come alternativa la caduta tendenziale del saggio di profitto: in pratica se V rimane invariata o diminuisce di meno dell'aumento di C (innovazione tecnologica) c'è la caduta tendenziale del saggio di profitto, se invece V diminuisce proporzionalmente all'aumento di C, ci può essere una crisi di sottoconsumo (che si può definire come lo squilibrio del settore II, quello dei beni di consumo)
Ovviamente tale crisi di sottoconsumo potrebbe essere solo parzialmente ovviata da un aumento della domanda e della domanda di beni di investimento e di mezzi di produzione (o della domanda e dell'offerta di beni di consumo per soli ricchi) e/o dall'abbassamento forte dei prezzi dei beni di consumo.
La scienza e la tecnologia con le innovazioni di processo e di prodotto che rendono possibili
sono il volano di questo avvitamento della spesa per C, che rinvia, ma rende sempre più alta la composizione organica di capitale, rendendo potenzialmente più grave la crisi successiva.
L'imperialismo e la spesa militare sono state tra le valvole di sfogo di questo perverso meccanismo

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