venerdì, gennaio 06, 2006

Una digressione su crisi di sottoconsumo e caduta tendenziale del saggio di profitto: lessico minimo

Prima di andare avanti con la questione del reddito di cittadinanza, sarebbe bene (nonostante le remore di Antonio Carlo) premettere alcune considerazioni sulle tesi marxiane relative alla caduta tendenziale del saggio di profitto e alle crisi di sottoconsumo.
Partiamo da alcune formule che vengono attribuite a Marx
1) Composizione organica di capitale (rapporto tra capitale variabile, investito in fondo salari e capitale costante, investito in capitale fisso e/o macchine) = C/V
Tale valore aumenta se aumenta il capitale costante o se diminuisce il capitale variabile
La tendenza sarebbe (sostituendo macchine ad operai) che l'aumento di capitale costante e la diminuzione di capitale variabile si verificano congiuntamente. Naturalmente la disoccupazione che ne deriva, secondo alcuni teorici potrebbe essere temporanea se la disoccupazione tecnologica viene assorbita da altri mercati, nell'ipotesi che ad es. i maggiori profitti o una diminuzione di prezzi di quella merce generino un aumento della domanda complessiva

2) Saggio di profitto (rapporto tra plusvalore e somma di capitale costante e capitale variabile) = Pl/C+V
Tale valore diminuisce se diminuisce il plusvalore o se relativamente al plusvalore aumentano il capitale costante e/o il capitale variabile, in maniera tale che aumenti la somma del capitale totale investito)

3) Saggio di plusvalore (rapporto tra plusvalore e capitale variabile) = Pl/V
Viene detto anche saggio di sfruttamento

4) Produzione del settore I (produzione dei mezzi di produzione) = C1 + V1 + Pl1

5) Produzione del settore II (produzione di beni di consumo) = C2 + V2 + Pl2

6) Domanda di mezzi di produzione = C1 + C2 + a (Pl1 + Pl2)
a(Pl1 + Pl2) è la parte di plusvalore risparmiata dai capitalisti per l'acquisto di mezzi di produzione mentre C1 + C2 è la spesa per ammortamenti

7) Domanda beni di consumo = V1 + V2 + 1-a ( Pl1 + Pl2)
1-a (Pl1 + Pl2 ) è la parte del plusvalore spesa per consumi mentre V1 + V2 sono i salari spesi per consumi

8) Equazione di equilibrio del Primo settore = (C1 + V1 + Pl1 = domanda beni di produzione)

9) Equazione di equilibrio del Secondo settore = (C2 + V2 + Pl2 = domanda beni di consumo)

10) Tesi sul rapporto tra situazioni di equilibrio:
p = (Offerta globale = Domanda globale )
q= (Offerta mezzi produzione = Domanda beni produzione )
r = (Offerta beni di consumo = Domanda beni di consumo )
Se p et q (oppure r) allora r (oppure q)
cioè la presenza di un equilibrio complessivo tra domanda ed offerta e la presenza di un equilibrio tra domanda ed offerta in uno dei due settori implica la presenza di un equilibrio anche nell' altro dei due settori
Infatti se la domanda complessiva (x + y) è uguale all'offerta complessiva (k + z)
e la domanda del settore I (x) è uguale alla offerta del settore I (k)
allora la domanda del settore II (y) deve essere uguale all'offerta del settore II (z)

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