domenica, gennaio 15, 2006

La giustificazione libertaria del reddito minimo

La giustificazione libertaria del reddito minimo sostiene che:
1. Il reddito di base è quello appropriato per realizzare una società i cui membri godano della massima libertà reale
2. La libertà reale è per Van Parijs (teorico della filosofia della politica di lingua inglese) il principio per cui essere realmente liberi significa possedere non solo il diritto e quindi la libertà formale, ma anche i mezzi materiali per condurre la propria vita, come si potrebbe volerla condurre (e non come concretamente si vuole, altrimenti uno schiavo contento della propria situazione sarebbe perfettamente libero). Il possesso di un passaporto valido mi offre la libertà formale di andare negli Usa, ma sono realmente libero di andarci solo se ho i soldi per comprare il biglietto e se sono fisicamente in grado di sopportare le fatiche del viaggio.
3. La libertà reale si compone di tre elementi : sicurezza, proprietà di sè e opportunità.
I primi due elementi si ricollegano alla teoria liberale classica e definiscono la libertà formale. Il concetto di opportunità invece esplicita l'idea che la libertà di compiere un'azione comprende la capacità effettiva di compierla e determina la libertà reale, questo a prescindere dalle cause di questa impossibilità, giacchè qualsiasi restrizione all'insieme delle opportunità risulta rilevante per la libertà (per MacCallum X è libero/non-libero da Y di fare/non-fare Z, ove X è un agente, Y un ostacolo, Z un'azione).
4. Dunque la concezione di libertà reale non solo rifiuta di confinare gli ostacoli che restringono la libertà alla coercizione. Essa rifiuta anche di confinarli agli ostacoli esterni che riguardano la persona o agli ostacoli che sono prodotti deliberatamente e che sono creati o possono essere rimossi da altri esseri umani. Sono egualmente non-libero di nuotare sia che me lo vieti il prorietario del laghetto sia che non me lo permettino i miei deboli polmoni.
5. Dunque la società che rende i suoi membri massimamente liberi si delinea come una società nella quale esiste una salda struttura di diritti (security) che protegge le persone dall'uso arbitrario della forza, dove ciascuna persona è proprietaria di sè (self-ownership) e ha la più alta opportunità di fare quello che potrebbe voler fare (opportunity)
Se per le due prime proprietà vale l'eguaglianza, per la terza vale il criterio di leximin (maximin lessicografico) caratterizzato da due fattori,
A) quello per cui una società va valutata comparando la situazione dei più svantaggiati con quella degli svantaggiati di ogni altra società (si tratta del maximin cioè l'idea per cui vanno individuati gli esiti peggiori tra le alternative disponibili e va scelta l'alternativa il cui esito peggiore è migliore degli esiti peggiori di tutte le altre)
B) e quello per cui nel caso gli svantaggiati di due diverse società stanno egualmente bene, occorre guardare alla situazione dei secondi più svantaggiati e poi dei terzi e così via.
6. La security ha priorità sulla self-ownership e questa sulla opportunity, anche se si può tollerare una più lieve perdita di un fattore superiore, per un guadagno consistente riguardante un fattore inferiore (es. si può accettare una lieve perdita sociale di security in cambio di un consistente guadagno sociale di opportunity)
7. Secondo van Parijs il reddito di base sarebbe lo strumento che garantisce la presenza di questi tre fattori. Esso va erogato alle condizioni per cui da un lato esso deve essere economicamente sostenibile, dall'altro deve vigere una situazione di diversità non-dominata, in cui cioè nessuno ha una dotazione di risorse interne (capacità) ed esterne (ricchezze) così bassa che nessuno farebbe a cambio con lui; in caso contrario almeno parte delle risorse destinate al reddito minimo dovrebbero essere utilizzate per ricostituire tale situazione di diversità non-dominata
Ad es. prima di destinare risorse al reddito minimo, bisognerebbe destinare risorse agli handicappati sotto forma di assistenza medica specifica, abolizione delle barriere architettoniche etc.

Su questa giustificazione del reddito minimo vale la pena di dire che
I. La libertà reale di van Parijs ricorda quella reale e sostanziale di stampo hegelo-marxista. Tale ascendenza va ricordata altrimenti tutto quello che sa di anglosassone sembra essere sempre nuovo e "fashion" , mentre invece va ricollegato alla tradizione filosofica passata
II. C'è bisogno comunque di ridurre l'ambito delle restrizioni alla libertà reale in modo da escludere quelle per nulla legate all'attività umana (intesa sia come causa della restrizione, che come azione possibile contro la restrizione stessa)
III. la gerarchia tra security, self-ownership e opportunity va ridiscussa volta per volta a seconda delle situazioni conflittuali concrete. Ogni gerarchia aprioricamente stabilita rischia di essere poco applicabile nella vita politica effettivai

4 commenti:

lunanera ha detto...

Perchè Illari Blasi, moglie di Totti, deve prendere l'assegno del pirmo figlio?

Siccome ogni intervento va nalizzato con calma, avendone letto solo alcuni, vorrei chiedere questo:
1.Come si determinano i parametri universali secondo cui nella differenza delle situazioni familiari, sociali ed economiche si diventa uguali? Cosa significa universale e incondizionato ragionando nei termini di redistribuzione del reddito?

2. "Le madri che come me hanno dovuto o devono tuttora piegarsi al welfare state americano non hanno interesse a vedere il mondo attraverso le lenti del pensiero maschile dominante, che da sempre tende a sminuire il lavoro delle donne, inteso come cura per gli altri, o come la capacità di costruire e stringere legami nella comunità. L'universo maschile si comporta come se il nostro lavoro non avesse un ruolo fondamentale nel processo di sviluppo e crescita economica. La prima cosa da capire è che tutte le donne lavorano. L'esperienza delle donne povere è stata e rimane alquanto diversa da quella vissuta dalle femministe di ogni tempo. Noi eravamo interessate al diritto di crescere i nostri figli. Il pensiero che ha dominato l'universo femminista ha invece combattuto prevalentemente sul diritto o meno di avere figli. Recentemente la mia riflessione si è concentrata sul fatto che il processo della maternità, dal concepimento alla cura post-natale e oltre, sta alla base del processo di formazione del capitale. Detto nel modo più semplice possibile, le donne producono e mantengono sia i lavoratori che i capitalisti".Theresa Funnicello.
Come riconoscere che la cura familiare sia un lavoro? Per arrivare a tale riconoscimento dobbiamo decostruire la categoria lavoro e se l'sito è quello bios=lavoro, che si fa?

3. Italo, non ho trovato nessuna risorsa su Ailsa Key...puoi lasciare quelche riferimento?

meinong ha detto...

Forse non ho capito bene la domanda di Mina
ma risponderò come se l'avessi capita
1. Ilary Blasi non dovrebbe percepire l'assegno del primo figlio, in quanto il suo reddito familiare supera certe soglie (questo secondo me, non secondo la legge)
2. Per percepire il reddito di cittadinanza a mio parere si dovrebbe stare al di sotto di un certo reddito. In tal caso la corresponsione sarebbe universale e incondizionata (cioè vale per tutti ed anche in cambio di niente)
Magari potrebbe essere sospeso ai carcerati, ma qui andiamo troppo nei particolari
3.Ovviamente alle madri va corrisposto il reddito di cittadinanza,ma non deve essere giustificativo dello stesso
Il lavoro delle madri dovrebbe essere giustificazione di un'integrazione ulteriore eventualmente, oppure delle provvidenze che sono garantite dalla legge per le lavoratrici madri
3. per Ailsa mckay
http://cbs3.gcal.ac.uk/eco/website/WebAccounts/~amk/#anchor274391

meinong ha detto...

http://cbs3.gcal.ac.uk/eco/website/WebAccounts/~amk/#anchor274391

meinong ha detto...

te lo mando per email